Un documento di intenti promosso da quattordici organizzazioni sociali di Roma per combattere la povertà e l’emarginazione sociale
È un’azione incisiva per combattere la povertà e l’emarginazione sociale, rivolgendo una particolare attenzione alle persone. L’obiettivo di “Roma città Reciproca” è chiaro, senza mezzi termini, vuole promuovere iniziative e interventi in tre direzioni: l’animazione alla carità della comunità cristiana attraverso momenti formativi e spirituali; la riflessione e la verifica sulle attività di promozione al fine di interpretare le trasformazioni sociali della città e per coordinare gli interventi; l’interlocuzione con le istituzioni per una tutela dei più deboli attraverso adeguate politiche di accompagnamento e presa in carico.
È un documento di intenti promosso dalle quattordici maggiori organizzazioni sociali di ispirazione cattolica della Diocesi di Roma.
«Una voce comune per continuare a rispondere ai problemi sociali, per reagire a questo stato di crisi che sta colpendo – afferma monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma – la nostra città, per comprendere le nuove emergenze sociali, in uno spirito di collaborazione rispettoso della storia e della vocazione di ciascun aderente».
Le organizzazioni, coordinate dalla Caritas diocesana, che hanno promosso il manifesto sono Comunità di Sant’Egidio, Acli, Opera Don Guanella, Opera Don Calabria, Unitalsi Roma, Compagnia delle Opere di Roma e Lazio, Centro Astalli, Borgo Ragazzi Don Bosco, Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Don Luigi Di Liegro, Movimento dei Focolari, Comunità di Capodarco di Roma, Associazione Società San Vincenzo de’ Paoli.
Il manifesto è una proposta aperta a chiunque vuole aderire. «Il sogno – spiega Feroci – è che chiunque operi a Roma, nel nome del Signore, possa trovare un luogo per riflettere, comprendere e ripartire nell’azione di aiuto alle persone che stentano a trovare una loro integrazione».
Francesco Fravolini
(LucidaMente, 15 dicembre 2011)