Fascismo e antifascismo sono due facce della stessa medaglia. Tutti gli Stati sono per loro natura oppressivi, bellicisti, prevaricatori
Riceviamo da un lettore, che supponiamo libertario, e pubblichiamo, specie dopo gli anni di dittatura sanitaria e l’assurdo intervento militare anticostituzionale e al servizio di potenze straniere nella guerra in Ucraina (e non solo).
Da quando c’è il Governo Meloni l’opposizione di sinistra lancia il continuo allarme del pericolo fascista. In realtà, tra sinistra e destra c’è una finta lotta. I governi precedenti e quello attuale sono caratterizzati dall’autoritarismo e dal militarismo.
Finte democrazie
Nelle fila della destra ci sono alcuni nostalgici di Mussolini. Nostalgici di un passato che al massimo porta a fare una gita a Predappio o a tenere in casa un busto del duce. Oggi destra e sinistra, governo e opposizione, sono profondamente uguali: credono nello Stato e nell’oppressione.
25 Aprile festa della libertà? Gli Stati di tutto il mondo sono autoritari. Non sono eletti da nessuno e si fanno obbedire con l’uso della forza. Democrazie e dittature sono solo apparentemente diverse. Chi comanda è sempre lo Stato, e in particolare i vertici dello Stato, che non vengono mai eletti dal popolo ma sempre dai potentati e dal deep state.
L’immagine: il disegno è dello stesso lettore.
Paolo Mario Buttiglieri
(LucidaMente 3000, anno XVIII, n. 208, aprile 2023)
In effetti, 25 aprile, Italia… liberazione da che?
A parte la retorica (tra cui quella, iettatoria, del “mai più”, e degli opportunisti di partito per qualche voto in più), c’è da chiedersi cosa ci sia da festeggiare.
Da almeno 3-4 anni siamo in continua emergenza antidemocratica (con lavoratori picchiati e licenziati per non aver fatto gli interessi della Pfizer e affini); siamo in guerra a rischio apocalisse nucleare per le strategie politico-militari altrui; come ministro del Consiglio c’è una signora che, appena nominata, s’è allineata a Draghi; la ricchezza è sempre più nelle mani di pochi, la povertà si allarga; lo stato sociale sta scomparendo, a partire da scuola e sanità, a livelli infimi.
Infine, sì, è giusto ricordare che 78 anni fa ci siamo liberati di una dittatura dura (oggi è “dolce”?), ma, pensando agli orrori di una guerra, anche civile (proseguita ben oltre il 25 aprile 1945), chi ha un po’ di sensibilità non può non farsi sopraffare dal disgusto per le stragi di innocenti.